the dust of bunker hill

Thursday, July 13, 2006

per chi non l'avesse capito


Ca**o siamo Campioni del Mondo. e' da quando ho capito che mi ero perso il 1982 che aspetto di vedere cosa significa e come si comporta le gente. e ora mi chiedo "e' tutto qui?". mi aspettavo un delirio generale e continuato. e invece tutto e' finito in 2 giorni. o meglio continua solo sui giornali e sulle tv. e per le strade! nulla. Ca**o. io voglio vedere le persone per strada! come la notte tra il 9 e il 10 luglio. dove siete?!!!! dove siete finiti tutti?!!!! bho!!! forse mi aspetto troppo. eppure le persone che mi avevano parlato del 1982 mi avevano trasmesso delle lunghe emozioni. due giorni sono troppo pochi. ne voglio altri. non ci credo che nel 1982 le emozioni erano piu' lunghe. non posso crederci.

3 Comments:

  • At 5:52 AM , Anonymous Anonymous said...

    Ho vissuto e ricordo bene sia la prima che ovviamente la seconda e attualissima coppa del mondo. Mi sono emozionato, sofferto, gioito e festeggiato anche io e come tutti... "solo" per un paio di giorni ma credo che tutto ciò sia normale. La nazionale è un tifo momentaneo tutti siamo tifosi solo in quei giorni (un pò come le donne che sono depresse in quegli altri giorni). In quei giorni diventano intenditori di calcio anche chi nei precedenti 3 anni e 11 mesi snobba e guarda con aria di superiorità mista a snobbismo (deridendolo spesso con sorrisini sarcastici che ti verrebbe voglia di punirli con il metodo ZIDANE) chi soffre e gioisce per una squadra di calcio che rappresenta nn più una nazione ma una città.
    La nazionale ai mondiali è una MODA che dura un mese ogn 4 anni e se si vince è un delirio collettivo altrimenti...pazienza.
    La squadra della propria città è una emozione diversa che dura 365 giorni l'anno e se si perde... PAZIENZA UN PAIO DI PALLE. Ecco xkè tra le 2 vittorie mondiali e una stupida promozione del FOGGIA in C1 o in B o addirittura in A io preferisco il Foggia. Quei festeggiamenti si che durarono una intera estate e anche più e al solo ricordo vengono i brividi.

     
  • At 6:01 AM , Blogger ilcontadinodisantagata said...

    l'angolodellapostadelcontadino.

    Caro ezekielelupo,
    hai ragione tu quando parli della squadra della tua citta'. io, che non ricordo il 1982, non ho messo in discussione il sentimento perpetuo (quello dei 365 giorni, per intenderci). quello non si tocca. ma, allo stesso tempo, non puo' compensare o sostituire quello del 2006. sono due cose diverse (oserei dire in anti-tesi). a me due giorni non sono bastati per capire quello del 2006....e forse immaginare quello del 1982.
    cmq Forza Fo'...sembre!!!!!

     
  • At 4:07 AM , Anonymous Anonymous said...

    io abito in un palazzo di mummie. nel mio palazzo non si è festeggiata la vittoria dell'italia ma non è colpa di nessuno, è un palazzo di vecchi e di calabresi che di sicuro per la finale saranno andati tutti (minimo in trenta) a casa di qualche altro conterraneo a mangiare le cose che mangiano loro e a festeggiare tutti insieme da bravi FS con i loro torsi nudi sudati e villosi, i loro rutti al sapor di soppressata e le loro ovazioni dalla pronuncia inascoltabile. cazzi loro. fattosta che il mio palazzo non ha reagito alla vittoria dell'italia. per fortuna abbiamo compensato col palazzo di fronte: trombe da stadio, allarmi antibomba, grida ed esultazioni, stelle filanti, miccette sparate alla cieca e anche quelle bacchettine che ti vendono a capodanno che tu le accendi con l'accendino e fanno tutte le scintille che cadono sul balcone di quelli di sotto che anche loro stanno festeggiando senza pero' rompere il cazzo a nessuno. un bel gruppetto di moderni teenager riunti per l'occasione si è dato alla pazza gioia saltando sul posto e intonando fantasiosi e pittoreschi cori tipo "boh bo-bo bo-bo-bo-bohhh", poi tutti in branco sono scesi per strada per suonare i clacson dei motorini e sui motorini se ne sono andati al centro a fare casino con i loro coetanei sventolando sciarpe e bandiere tricolori e facendo energici saluti romani a braccio teso. sempre dal palazzo di fronte una ragazza è uscita sul suo balcone e ha sventolato per cinque minuti un bandierone matrimoniale a tre colori, ha esultato un pom, poi ha visto che non seccdeva nulla, si è annoiata e ha rincasato. un bambino ciccione, sosia di miki milionakis, è stato forse il tifoso piu' agguerrito e accanito di tutti. eore di tutto il quartiere, lasciato solo a se stesso e alla sua voglia irrefrenabile di tifare italia, ha cominciato da solo a inneggiare alla nostra squadra campione del mondo lasciandosi andare a slogan tipo "è finitaaaaa!!! è finitaaaaa!!!", o anche "siamo i campioniiiiii! campioni del mondooooo!!!!", poi è corso dentro, è riuscito fuori e ha portato un vecchio mangianastri sul balcone, e nella speranza di ravvivare la festa di quartiere, il bambino ciccione ha acceso il mangianastri a tutto volume suonando "eh la la la la la la fammi godereee" di vasco, ma il volume era troppo basso, i clacson della nomentana coprivano la canzone, per cui il bambino ciccione ha spento e ha cominciato a cantare da solo "we are the champions..." saltellando su e giù per tutto il terrazzino due metri per uno, sudando e sgolandosi in maniera ammirevole. cantava solo "we are the champions..." il resto della canzone non la sapeva e neanche io a dir la verità. forse c'e' un "my friends" da qualche parte ma non ne sono sicuro. dietro di lui un'altra figura corpulenta si aggirava (probabilmente il padre) ma senza lo stesso entusiasmo. a un certo punto è uscito un altro bambino da un terrazzino più sotto e ha cominciato a sbattere fra di loro due coperchi di pentole tanto per dire anche lui a modo suo "forza azzurri". i clacson della nomentana mitigarono anche questa splendida e genuina dimostrazione di affetto verso i nostri ragazzi azzurri. il bambino ha smesso di sbattere i coperchi nel momento in cui l'altro bambino ciccione (il milionakis del nomentano) si è finalmente abbandonato a un liberatorio coro "boh bo-bo bo-bo-bohh bohh", seguito a ruota dal bambino con i coperchi che pero' è stato subito richiamato all'ordine dalla nonna preoccupata per i suoi utensili domestici. il bambino ciccione ha cantato per buoni tre minuti, ma dopo un po si è annoiato di tifare da solo in balcone. il bambino con i coperchi le ha prese di santa ragione perchè sapeva che le pentole di nonna non si toccano. i clacson della nomentana non hanno smesso per altre due ore e due rumeni hanno festeggiato dandosele di santa ragione con una bottiglia di peroni vuota, prima di andare a scolarsene un altra e di cantare anche loro, ubriachi e soddisfatti (i rumeni dopo che si picchiano fra loro sono sempre soddisfatti...) un bel coro stile "bohh bo-bo bo-bo-boh bohhh!". io, che avevo seguito tutto dal mio balconcino senza battere ciglio e senza emettere suono (a parte un leggero peto soffocato, quasi impercettibile, in stile "soffiotto"), a quel punto sono tornato in camera e mi sono messo a dormire pensando a quel mio amico tanto caro quanto folle che era andato fino a Berlino per vedersi la finale. l'italia aveva vinto. ero contento per lui, per la sua ragazza, per il fratello della sua ragazza e per il bambino ciccione del balcone di fronte.

    UnVostroConoscenteSnob

    p.s. "bohh bo-bo bo-bo-boh bohhh!" sarebbe la canzone dei white stripes ma l'avevate già capito da soli vero?

    p.p.s "l'inferno dei motorini in città" di Piero Ottone è forse uno dei punti massimi della sua carriera di giornalista presso il venerdì. se non l'avete letto non meritate nulla...

     

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