the dust of bunker hill

Monday, January 08, 2007

a trip to Chicago (but actually to Cambridge) - the daily post # lost

sveglia alle 6am. la solita MARTA. l'aereoporto con tutti i suoi check-in.
il volo 1463. l'arrivo. il taxi. un boccone per bloccare il mio stomaco che brontola (non avevo fatto colazione con il mio solito latte e caffee per motivi che non sto qui a spiegarvi).
poi nel bagno dell'hotel per sistemarmi per l'intervista. come nei migliori film americani.
in bagno che ti lavi i denti, ti sistemi il nodo della cravatta. controlli che tutto sia in ordine. you do not want to mess with Them! right?
esco dal bagno e prendo l'ascensore. 36-esimo piano. il roof.
ed eccomi di fronte alla porta.
entro.
i soliti convenevoli e si parte.
45 minutes and I'm done. thaz it.
esco e per rilassarmi un po' e scaricare la tensione vado dal solito Starbucks. mi meraviglio del fatto che per arrivarci devo fare piu' di un isolato. eppure siamo a Chicago. sara'!!!!!
torno sui miei passi e prendo un taxi per l'aereoporto.
arrivo in tempo per prendere l'aereo che parte prima.
certo devo pagare i miei freak'in $25 ma tanto c'e' sempre la carta di credito (paltimun select). ehvai. [vi ricordate quella di cui parla anche Dante]
fly 763.
soft landing.
la mia solita MARTA.
finalmente la giornata e' finita.
una doccia, una birra con Dante da Twist.
prima di dormire controllo la mail per precauzione, non si sa mai, e trovo una piacevole sorpresa. qualcuno si e' accorto che quello che scrivo ha un senso.
che bello andare a dormire dopo una lunga giornata con il senso di stanchezza attenuato dal piacere, un po' narciso, che il tuo lavoro di ricerca a volte viene compreso da altri che con te non hanno nulla a che fare.....o quasi!

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