the dust of bunker hill

Wednesday, May 10, 2006

Barbershop

Il ragazzo sa il fatto suo. Non c’è che dire, tutto regolare.

Mi ha fatto un signor taglio, davvero. Penso che una passata della mia gelatina Clever® sarebbe ok, gli dico. E allora lui apre il barattolo e con l’indice e il medio uniti a paletta raspa una mezza curva nella sostanza molliccia e profumata di gelatina Clever®.

Rosemary adora quell’odore. Io, in fin dei conti la metto per lei sta roba sulla testa.

Dice che assomiglio a Babe Ruth con questa bella scriminatura e i capelli lisciati da una parte.

Io rido e le dico: certo cara. È sempre la stessa ragazzina di trent’anni fa la mia piccola Rosemary.

Mi ha anche regalato la maglia degli Yenkees. E io hai voglia a dirle che ho sempre tenuto per i Dodgers e che caspita sono pur sempre nato a Brooklyn! Ma lei niente.

È tutta matta Rosemary. Ma è la mia Rosemary e a me va bene così.

Il ragazzo finisce il suo lavoro e con aria soddisfatta mi fa sfilare lo specchio attorno alla testa.

Io non ho fatto in tempo a vedere un bel niente. Ma gli dico che è ok.

Sono contento che sei soddisfatto Moe, dice. Io gli do un buffetto sulla spalla a Joy e gli dico che la mano ce l’ha e che il sangue non tradisce e che con un talento come suo padre lui non poteva che diventare il miglior barbiere di Troy nel giro di pochi anni.

Lui mi sorride e mi dice che dà solo una mano per l’estate e che a settembre andrà al college. Ma non qui a RPI, all’ovest, in Texas dice.

Io gli dico che se per lui è ok è ok anche per me ma che un talento è un talento e non deve andare sprecato. Ma è tardi e Joy se la gode sgranocchiando una barretta Snickers® sulla soglia del negozio di barbiere che era di suo nonno Joy Sr., e che fu il primo a tagliare i miei capelli qui a Troy quando arrivammo da Brooklyn e che mise per primo in testa a Rosemary la storia di questa assurda somiglianza con Babe Ruth.

Sulla strada di casa mi fermo al Wal Mart® a comprare un po’ di quei sottaceti Smills® che piacciono tanto alla mia Rose. Alla cassa un giovanotto che non è di qui ride con la cassiera che le spiega cosa significa CASHBACK. Questi italiani! Il tizio pensava che a fare la spesa ci guadagnasse pure dei verdoni! Però è simpatico e ridiamo un po’ tutti della sua idea.

E il sole entra dolce e di traverso dalle persiane del Wal Mart®.

A casa Rosemary sta cucinando lo stufato di montone con gli gnocchi di pane.

Oggi è un mercoledì di maggio. Ma non chiedetemi il numero, non lo ricordo.

1 Comments:

  • At 1:35 PM , Anonymous Anonymous said...

    standing ovation, my friend.

     

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